Gli abitanti di Coldazzo raccontano che spesso scavando nei loro terreni si trova dell’acqua salata. In aiuto vengono i geologi che raccontano un aspetto molto interessante del territorio di Coldazzo: da qui  verso Urbino e con una diramazione verso Petriano la condizione geologica mostra una fascia di gessosa  solvifera, depositi di gesso, calcari solviferi e salgemma e altri sali risalenti al periodo messiniano, oltre cinque milioni di anni fa. L’evento messiniano nasce dalla chiusura dello stretto di Gibilterra e dalla conseguente evaporazione quasi completa delle acque del mediterraneo. 

Il sale prima disciolto nell’acqua di quel mare si depositò nei fondali, facendo diminuire notevolmente la salinità media delle acque marine. L’evento messiniano è conosciuto come crisi della salinità. Ma la presenza di sali negli strati del terreno spesso ha portato ad avere acqua salata nelle  falde acquifere mescolandosi in modo diverso agli altri componenti a secondo del contesto geologico locale. Insomma l’acqua salata sotto i boschi di roveri e di noci ha la stessa origine delle acque termali di Petriano. Qualcuno racconta di aver trovato anche dei fossili, magari meno importanti di quelli trovati a Fiorenzuola di Focara.

Il bosco di roveri, chiamato “la macchia” è un posto magico e ancestrale. È il bosco di Paolo.  Bisogna camminare in silenzio, alzare gli occhi perché l’altezza degli alberi racconta la loro antica età, davvero rara in tutta la provincia, e guardando in basso si possono seguire le impronte dei cinghiali e dei caprioli e a volte anche del lupo; fonti di acqua si aprono ogni tanto in mezzo alla vegetazione. È un luogo veramente raro. 

Sempre in zona, un bosco di avellani selvatici che producono le nocciole.

Le foto qui sopra lasciano vedere casa Marzi e casa Violini delle tappe precedenti.

L’immersione nella natura antica chiude il percorso in questo piccolo paese davvero speciale. Non è difficile risalire fino alle case portandosi dietro il carico di energia della natura così antica che pervade anche le case e le ventuno persone che vi vivono.